Ogni Ministro parli del suo Ministero

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Ogni Ministro parli del suo Ministero

A GIORGIA
Pubblicato da Post 4 - Luigi De Gregorio in Trasparenza · 12 Marzo 2023
POST 4

OGNI MINISTRO PARLI DEL SUO MINISTERO
 (E come è normale che un cane abbai,
così i ministri parlino di mission, obiettivi, working in progress)
 
 
Cara Giorgia,

nel trentennio appena concluso il fascino chiassoso e noioso della torre di Babele ha dominato il palcoscenico della politica attraverso i giornali ed i molteplici canali televisivi.
 
I ministri della Seconda Repubblica (in gran parte) si sono appropriati del principio filosofico cartesiano “cogito ergo sum” e lo hanno declassato in “intervistato ergo sum”. E una volta che si crede in qualcosa, il comportamento ne è la logica conseguenza, se non ci sono gravi rischi di morte o di perdita del proprio status.
 
E così a braccetto con Cartesio rivisitato, a caccia di telecamere con mascherato interesse, nella grande piazza di Monte Citorio, ogni ministro, a prescindere dal ministero da lui presieduto, dava il parere su qualunque tema, sia che riguardasse la gestione della repubblica Italiana sia che si trattasse problematiche europee o mondiali.
 
Di conseguenza i cittadini hanno dovuto sopportare di tutto. Hanno visto e sentito di tutto. Incroci terribili di tematiche (Industria, Scuola Sanità, Pil,Tasse, Pensioni, Giustizia, Inflazione) e ministri intervistati su temi non di loro competenza. Come vedere nuotatori gareggiare nella corsa ad ostacoli dei 100 metri, sciatrici pronte a saltare l’asticella di 1 metro e novanta, atleti del volley gareggiare nel pattinaggio artistico e cosi di seguito.
 
Ma oltre a sopportare le interviste di tanti ministri, parlanti di qualsiasi tema, non sono mancate delle vere e proprie prese per i fondelli nell’ambito della comunicazione. La più eclatante è stata quella della resilienza, parola sconosciuta a quasi tutti gli Italiani, ma improvvisamente salita alla ribalta.
 
Dal vertice della Piramide schiaccia sudditi è giunto un vero finto complimento ”gli Italiani sono dotati di resilienza”. Che de facto è una qualità attribuita ad alcuni metalli che hanno appunto la peculiarità di piegarsi, ma di non spezzarsi.
 
Ma l’assegnazione agli Italiani di suddetta qualità, in quanto resistenti al calo del potere d’acquisto, a lavori precari e sottopagati, a prospettive di un futuro sempre più povero è un elogio solo in apparenza. In sostanza era una presa per i fondelli. Per fortuna il fenomeno si è dissolto con il pensionamento dell’ultimo governo.
 
Premesso quanto sopra suggeriamo un cambiamento sostanziale della comunicazione tra governanti e governati.
 
E’ auspicabile che si abbandoni l’abitudine trentennale da parte dei ministri della seconda repubblica che intervenivano, come già detto, su qualsiasi tema con l’unico scopo di appagare il vanitoso “intervistato ergo sum” su ogni scibile umano e senza confini ( regionale nazionale europeo, cinese …)
 
E’ auspicabile che la torre di Babele sia relegata nel passato e sia solo un ricordo del primo trentennio della seconda repubblica.
 
E’ auspicabile che invece inizi una nuova comunicazione in cui i ministri rilascino sua sponte interviste in cui facciano dichiarazioni riguardanti solo il proprio ministero
 
E’ auspicabile che dichiarino gli obiettivi semestrali annuali quinquennali del proprio ministero, corredati dai relativi working in progress.
 
Non sarebbe un cambiamento da poco. Il resocontare da parte dei singoli ministri sul proprio operato è uno dei fondamenti della democrazia. E permetterebbe ai cittadini di valutare cosa accidenti fa il singolo ministro per i cittadini relativamente ai temi di sua competenza.
 

Parliamo ora di Ministri e Ministeri con Filippo
 

LDG Ciao Filippo, relativamente alla comunicazione, tu che ne pensi dei ministri del trentennio passato ?
 
FIL A dirti il vero, non me ne ricordo neanche i nomi. Però una cosa certa la posso dire: sempre intervistati e sempre su argomenti che non c’entravano affatto con i loro ministeri.
 
LDG Purtroppo è così. Sono pienamente d’accordo. Ora dobbiamo sperare che il nuovo governo presieduto da una donna elimini questa beffa comunicativa nei riguardi dei cittadini e apra una nuova stagione della comunicazione governativa
 
FIL  E cioè?
 
LDG I ministri facciano dichiarazioni pubbliche che riguardano i problemi di loro competenza e le soluzioni che stanno cercando.
 
FIL Praticamente stai dicendo che l’acqua è bagnata . In ogni caso mi fai qualche esempio
 
LDG. Un primo esempio riguarda il turismo. Era già da qualche decennio che perdevamo posizioni nelle classifiche mondiali che riportano per singolo paese il numero di turisti stranieri. Dalle primissime posizioni eravamo scesi oltre la decima posizione (Fonte Travel & Tourism Development)
 
FIL ..azzo . Ma forse la colpa è del Covid e della guerra.
 
LDG Non diciamo stron**te. Io sto parlando di caduta turistica già prima dei due avvenimenti epocali.
 
FIL E allora tu cosa suggerisci ?
 
LDG Io dico che i nuovi ministri che hanno le relative responsabilità per i prossimi 5 anni dovrebbero specificare gli obiettivi che si propongono di raggiungere in un periodo di tempo così lungo. Elaborare una strategia per raggiungerli e poi pedalare e far pedalare le loro elefantiache organizzazioni. Infine darne comunicazione periodica ai cittadini mediante i working in progress.
 
FIL Mi sembra una linea di comportamento ovvia. Ogni ministro parla dei temi riguardante il proprio ministero
 
LDG Ma che finora non è mai stata percorsa. Il paradosso è che i ministri facevano interviste su tutto tranne che sul loro operato. E come se tu entrassi in un negozio di scarpe e la commessa ti presentasse il menu da ristorante.
 
FIL Ma tu cosa dici. Erano intelligenti e prendevano i cittadini per fessi oppure …..
 
LDG Oppure un accidenti. Come i polipi schizzano un liquido nero per fuggire da eventuali pericoli , così essi parlando di ciò che non gli competeva, allontanavano il pericolo di domande specifiche sulle tematiche e sui problemi da risolvere nell’ambito del proprio ministero.
 
FIL Accidenti non c’avevo mai pensato
 
LDG Non hai mai pensato a suddetta anomalia perché ti eri assuefatto alla loro tattica che voleva evitare le trappole e gli scogli di singole interviste sui temi di competenza del loro ministero. Una tattica che rispondeva ad una strategia comportamentale
 
FIL Ma che c****o vuoi dire
 
LDG Essi nascondevano la loro incapacità avendo realizzato poco o nulla su quanto competeva loro. E come i sommozzatori si proteggono mediante lo scafandro, così essi si riparavano dalle loro responsabilità indossando il vestito del silenzio occultante e deresponsabilizzante.
 
FIL Una bella furbata dei miei zebedei
 
LDG Beh ora abbiamo davanti a noi il primo quinquennio guidato da una donna. Che in quanto tale genera ottimismo: i ministri dichiareranno gli obiettivi dei loro ministeri e faranno dichiarazioni periodiche relative al loro operato (working in progress) permettendo di verificarne la valenza.
 
LDG Insomma, ci auguriamo l’implosione totale della torre di Babele del passato e la bellezza di una nuova comunicazione trasparente e utile per i cittadini.
 

LDG/ FIL E come è normale che un cane abbai, così ci auguriamo che ogni ministro parli degli argomenti del proprio ministero.
 

Luigi De Gregorio - Un cittadino comune


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