Il Lavoro, ossia la Priorità delle Priorità - No Lavoro, No secondo Mandato

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Il Lavoro, ossia la Priorità delle Priorità - No Lavoro, No secondo Mandato

A GIORGIA
Pubblicato da Post 6 - Luigi De Gregorio in Lavoro · 19 Marzo 2023
POST 6
 
IL LAVORO
 ossia
 LA PRIORITA’ DELLE PRIORITA
 (No Lavoro, No secondo Mandato)
 
 
Cara Giorgia,

“Se tutto è prioritario, niente è prioritario”. Un incipit che potrebbe essere un paradigma.
In ogni caso la parola priorità è usata ed abusata. Pertanto ogni argomento diventa prioritario ed alla fine  ci troviamo in un mare di priorità.
Nessuno potrebbe negare che in Italia è assolutamente prioritario che:
 
  • la macchina della Giustizia dovrebbe  essere efficiente e veloce
 
  • la Sanità andrebbe organizzata secondo le esigenze dei cittadini
 
  • la Corruzione dovrebbe essere ridotta al minimo fisiologico
 
  • l’Evasione Fiscale andrebbe combattuta vigorosamente
 
  • la Creazione di nuovi posti di Lavoro è una necessità sociale
 
  • la Raccomandazione è ingiusta e dannosa per la società
 
E si potrebbe continuare l’elenco.
 
Quest’ultimo, se fatto singolarmente da ognuno di noi, potrebbe arrivare con facilità ad una ventina  di problemi.
E se fatto da un gruppetto di cittadini attorno ad un tavolo si arriverebbe anche ad un elenco di parecchie decine di temi, tutti importanti.
Ovviamente tutti prioritari, anche se accompagnati da nuvole d’incertezza, se volessimo metterli in sequenza secondo la loro importanza.
Ma chi potrebbe negare, dopo un tempo di riflessione dedicato a le cahier des doleans del Paese, che la creazione di nuovi posti di lavoro sia il più  grosso dei problemi, sia il più doloroso per i cittadini, sia la priorità delle  priorità?
 
In una sorta di slogan paradigmatico all’inizio del Post n 1  MOIN e l’intervento dello Stato ,  abbiamo scritto:
 
Ci sono vari modi per salvare una persona che sta annegando. Ma ce n’è uno solo per il Paese che sta morendo: quello di creare nuovi posti di lavoro
  
Un reminder che ripeteremo in tre Idee Progetti speciali che presenteremo prossimamente e che, in un metafora visiva, ci impone, per logica e per fame, di porre il problema Occupazione in cima ad un grattacielo di 100 piani, mentre tutti gli altri problemi non possono che essere collocati più in basso.
 
Ma a quale distanza si potrà posizionare la prima delle altre priorità (all’80°, al 75°, al 50° piano dello sky line)?
Suddetto interrogativo non vuole essere un ragionamento di lana caprina. Ma piuttosto la visualizzazione della diversa importanza (e quindi diversa distanza) tra la primissima delle priorità (quella della Occupazione) e tutte le altre. Come in una tappa ciclistica non è importante soltanto chi sia il vincitore, ma con quali tempi egli abbia distanziato gli altri corridori.
Quanto sopra, ossia la suddetta rappresentazione verticale delle priorità, fa subentrare il concetto di tempo da dedicare al tema principale (occupante il 100° piano di cui sopra).
E se sovrasta di 50 piani tutte le altre priorità (Giustizia, Scuola etc… ) esso deve occupare la mente dei governanti molto, ma molto più a lungo che gli altri problemi.
Invece. Cosa è successo negli ultimi 30 anni? Il problema dell’occupazione lo si è trattato come tutti gli altri, non facendo differenza tra il fastidio di un’unghia appena, appena incarnita e la necessità di un pacemaker (indispensabile quando il mal funzionamento del nostro cuore  porta la normalità di circa 70 battiti al minuto a 40 battiti insufficienti per una vita regolare, ma sufficienti per la spedizione al cimitero alla prima occasione). Che è come non distinguere un raffreddore da una broncopolmonite.

Naturalmente ci auguriamo che il suddetto andazzo finisca al più presto. E che  tu Giorgia, come prima donna Premier del Paese, metta al primo posto dei problemi quello dell’Occupazione e su di esso faccia convergere le risorse creative ed organizzative adeguate.

Parliamo ora con Filippo del Lavoro quale Priorità delle Priorità
  
FIL Coloro che governano devono dedicare molto, ma molto più tempo al problema dell’ Occupazione. Che frase banale. Te lo devo proprio dire: tu hai questa abitudine di fare spesso la scoperta dell’acqua calda.
 
LDG Ma non è colpa mia, se i ministri e governi che si sono succeduti avevano davanti a loro un problema grande come una montagna e facevano finta di niente attivandosi in altre direzioni per dare comunque ai cittadini l’impressione di essere molto impegnati per il Paese.
 
FIL Ma secondo te perché si agitavano e facevano finta di fare tanto, ma non puntavano al problema super importante come l’Occupazione ?
 
LDG Beh è ovvio. Erano consapevoli di non essere capaci di trovare la soluzione al problema “Lavoro”.
 
FIL E così i disoccupati in trenta anni sono cresciuti fino ad arrivare ai cinque milioni attuali.
 
LDG La suddetta volontà di distanziarsi da ciò che è il problema principale in un determinato contesto, mi fa venire in mente un aneddoto vissuto personalmente lavorando nell’ambito di una società di Consulenza di Direzione.
 
FIL Dimmi, ma in sintesi.
 
LDG L’ Adel di un Gruppo aziendale ci dette il compito di capire il perché (e di chi fosse la responsabilità) lo sviluppo di una nuova linea prodotti di una delle società fosse in netto ritardo, praticamente ferma, rispetto a quanto programmato.
 
Nel report finale scrivemmo:
 
Il DG della società ha un comportamento contradditorio:
 
  • comunica a più riprese ai dipendenti, ai sindacati e alla stampa che il futuro dell’Azienda graviterà sullo sviluppo di una nuova linea prodotti
 
  • attraverso due interviste aventi un obiettivo formale, ma pretestuoso riuscimmo a verificare che lui dedicava alla nuova linea prodotti (il futuro dell’Azienda) solo il 5 % del suo tempo lavorativo.
 
Conclusione. Il DG fu rimosso (nominato Presidente in altra azienda del Gruppo secondo il motto latino promoveatur ut amoveatur).
 
FIL Scusa, ma che cavolo c’entra questo raccontino con il nostro tema?
 
LDG Beh ti offro un doppio caffè espresso così ti svegli. La morale del raccontino, come lo chiami tu, è ma quanti ministri avremmo dovuto mandare via a scopare il mare?
 
FIL Praticamente tutti. Ma ora il doppio caffè me lo offri lo stesso.
 
LDG A quanto sopra devo aggiungere un pensiero triste.
 
FIL Eh già, perché finora ci siamo sbellicati dalle risate.
 
LDG Ho letto un libro di cui non nomino l’autrice perché una regola della casa è quella di non fare nomi, né in positivo né in negativo.
 
FIL Scusa di quale casa parli ?
 
LDG Ma di questo blog, c***o. Meno male che stanno arrivando i caffè. Ebbene questo libro di oltre 500 pagine racconta la vita politica di questo Paese . Ed in particolare come si sono succeduti sette governi con sei premier nell’ultimo decennio dal 2011 al 2022.
 
FIL Che noia.
 
LDG Invece no, è interessante. Perché il libro non dà solo la cronaca di quanto è avvenuto, e di cui già sapevamo abbastanza dai telegiornali già visti, mentre i fatti politici avvenivano. L’Autrice ci fornisce il backstage di quegli avvenimenti
 
FIL  Ho capito. A te piace capire quello che succede dietro i fatti comunicati dalla stampa e dalla TV.
 
LDG Il punto triste è che l’impressione ricevuta è di aver visto un continuo film di botte, ferite, ammazzamenti tra i politici dello stesso partito e di partiti avversari con tutta la varietà delle armi utilizzate nella storia dell’uomo: la clava, il veleno, i coltelli, le pistole, le mitraglie etc …
 
FIL E sai che novità Non hai mai sentito parlare di battaglia politica?
 
LDG Vedi. Se tu bevi due bicchieri di vino al giorno sei uno che ama il vino, se ne bevi un litro sei un alcolizzato. Fuori metafora, tu politico,nel primo caso ami lo scontro politico e vuoi risolvere i problemi dei cittadini. Nel secondo caso soffri della patologia del potere ossia delle poltrone. Ossia sei un egocentrico, un arrivista, un narcisista. Di conseguenza, povero di empatia sociale e ricco di menefreghismo verso gli altri.
 
FIL Va bene, quale è la conclusione?
 
LDG Nella mia esortazione alla politica di dedicare più tempo al problema dell’occupazione avevo in mente una ripartizione ottimale del tempo dei politici che prevedesse sommariamente:
 
50%      Occupazione ( La priorità delle priorità)
 
30%       I temi dolenti (Giustizia, Corruzione, Sanità,    Scuola, Evasione Fiscale)
 
10%      Impegni internazionali inevitabili
 
10%       Lotte interne (partito o alleanze) e gestione della comunicazione indirizzata all’Opposizione.
 
FIL Ed invece ?
 
LDG Il backstage visto nel libro, di cui sopra mi ha indicato, secondo il mio parere diverso con molta probabilità da quello dell’Autrice, che essi dedicano il 90 % alle lotte interne al partito o interpartitiche.
 
Ed il rimanente stitico10% è riservato alle comparsate in Tv (in cui vengono strombazzate le riforme che rimangono solo mediatiche) e la scrittura dei DPCM che spesso rimangono solo sulla carta.
 
FIL Questo spiegherebbe la vox populi del non cambia mai nulla
 
LDG Esatto. Ed allora cosa suggeriresti a Giorgia?
 
FIL Ma come, tu sei l’autore del Blog ed io devo dare suggerimenti?
 
LDG Ah se la voce del popolo venisse ascoltata! Concludi come ti pare.
 
FIL Gentile Premier, tu che hai il senso pratico delle cose fa in maniera che il problema del Lavoro sia affrontato con la dovuta adeguatezza
 
LDG Un ‘esortazione molto scarna
 
FIL Potrei aggiungere lo slogan chi non lavora non fa l’amore e si avrebbe anche il peggioramento del problema demografico
 
LDG E’ ancora un’esortazione debole che non dà la spinta giusta, una forte spinta motivazionale.
 
FIL Senti, come cantava Gigi Proietti, “nun me rompe er ca”. E falla tu la conclusione
 
LDG Cara Giorgia auspichiamo che, tra cinque anni, non possa accadere No Lavoro, No secondo Mandato.
 
 
Luigi De Gregorio - Un comune cittadino
 
 


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