Salvini Capocantiere d'Italia
Pubblicato da Post 23 - Luigi De Gregorio in Lavoro · 29 Ottobre 2023
POST 23 Domenica, 29 Ottobre 2023
SALVINI
Il Capo Cantiere d’Italia
(oltre 1000 cantieri da avviare da gestire da controllare)
Il titolo, e sottotitolo, di un Post possono dire molto circa il messaggio globale che il pezzo vuole dare. Ma non riescono a dire tutto.
Ed allora mi faccio aiutare da un incipit costituito da altri titoli che avrei potuto utilizzare quali: Salvini - Un’Energia umana al servizio delle infrastrutture, Salvini - Il Controller salvifico di oltre 1000 cantieri, Salvini - Il Paladino per il “lavoro subito” e la ripresa economica.
Detto ciò, ho un’altra faccenda da comunicarvi di poca importanza ma che, senza un perché particolare, mi fa molto piacere trasferire a voi.
Riguarda la nascita di questo post. Esso parte da un momento di schiettezza di Filippo nei miei confronti.
Di botto mi dice “ MONRIT (Mondializzazione della ristorazione italiana) e gli altri megaprogetti a cui stai lavorando potrebbero dare i loro frutti fra 3-4 anni. Ma non potresti pensare a progetti di limitate dimensioni che però genererebbero posti di lavoro in pochi mesi? “ “Va bene, ci penserò” risposi.L’altro pomeriggio, a seguito dell’invito di Filippo e seguendo il consiglio di De Bono, assunsi la posizione da lui suggerita e cominciai a pensare per farmi venire qualche idea.
Per chi non conoscesse De Bono, molto in sintesi, riporto alcune informazioni su di lui. E’ stato un saggista e psicologo, maltese, del secolo scorso. Tra le tantissime teorie e consigli da lui esposti (anche su Internet si possono trarre dei suoi pensieri interessanti) ce n’é uno che riguarda la creatività delle persone. Egli afferma, più o meno, quanto segue: “chiunque può avere idee nuove, purché assuma la posizione del pensatore: seduti su una comoda poltrona, il pollice sotto il mento e l’indice ed il medio distesi verticalmente verso la tempia ” Tutto qua? Eppure garantisco che funziona. Ci vuole un po’ di pazienza".
Dall’elenco, certamente non esaustivo, e comunque realizzabile per le 20 regioni italiane, nascerebbero migliaia di cantieri. E sul breve termine il problema lavoro si risolverebbe.
Ma ora, nel terzo millennio, c’è L’Euro. Se stampassimo un’altra moneta sarebbe come avere due palloni in campo durante una partita di calcio. A meno che facessimo in modo che, questa seconda moneta, non interferisca mai con l’Euro e non possa essere utilizzata nelle transazioni internazionali.
Ma dopo meno di mezz’ora improvvisamente, come caduto dalla poltrona, non un grido di dolore, ma di entusiasmo, esclamai non c’è nessun progetto da inventare.
E cominciai a mettere giù l’elenco di:
- Scuole, caserme, carceri, ospedali, uffici pubblici, case private diroccate ubicate in zone di pericolo sismico o in zone di pericolo idrogeologico
- Fiumi da pulire, ponti pericolanti o di urgente manutenzione
- Strade provinciali, statali ed autostrade bisognose di interventi
- Ricostruzione dei paesi terremotati
- Ammodernamento edilizia scolastica
- Costruzione e ammodernamento carceri
- Ospedali da ristrutturare e da potenziare
- Riassesto idrogeologico a livello nazionale
- Riassetto Siti archeologici
- Ammodernamento dei sistemi: ferroviario e autostradale
- Spiagge pubbliche senza attrezzature di servizio pubblico
- Pagamento di tutti i creditori dello Stato
- Digitalizzazione di tutta la P.A.
- Realizzazione della banda ultralarga
Ero contento di questa via breve per creare posti di lavoro (e comunque già nota). Ma, dopo un centesimo di secondo, vidi sorgere altri due problemi: uno finanziario ed uno organizzativo.
Circa il primo, ma quanti soldi occorrerebbero? Le casse dello Stato sono sia vuote che verdi: il massimo di una rappresentazione disastrata.
Ricordo che ci sono delle parziali sommette disponibili ed estraibili dal PNRR. Ma ci sono dei vincoli sui tempi e sulle causali per poterle ottenere.
In ogni caso per riavviare l’intera economia del Paese occorrono somme ingenti che possono essere acquistate sul mercato finanziario, ma indebitandosi ulteriormente.Allora cosa fare? Occorre un atto di coraggio: stampare moneta come fecero in passato in Germania e negli Usa.
Tra il 1933 ed 1936 si ha uno dei più grandi miracoli economici della storia moderna. Miracolo promosso dal governo tedesco ed, in particolare, da H. Schacht Ministro dell'Economia e presidente della Banca Centrale del Reich. (Fonte: Il Film della crisi di Giorgio Ruffolo e Stefano Sylos Labini pag. 79- 82, Casa Editrice Einaudi). Egli escogitò un meccanismo monetario non inflazionistico in grado di fornire i capitali all'industria tedesca per la ripresa economica.
Egli autorizzò le emissioni (e ne dette le garanzie) di obbligazioni MEFO di una compagnia al 100% statale, ma inesistente. In sostanza lo Stato creò moneta evitando l'indebitamento sui mercati finanziari ed aggirando i vincoli del Trattato di Versailles.
Nel 1936 si constatò una spettacolare ripresa dell'economia e della occupazione, in particolare nel settore dell'edilizia, dell'automobile e della metallurgia.
E non si dica che la storia non abbia nulla da insegnare. Perché Schacht si rifece al precedente storico statunitense dettato dalla guerra di secessione. Abraham Lincoln, all'alternativa di un prestito bancario avente un tasso di interesse del 30%, dato il rischio d'insolvenza legato alla guerra e per non accollare alla nazione un elevatissimo debito pubblico, chiese al Congresso di autorizzare l'emissione di banconote. Pertanto fece stampare 400.000.000 di dollari emessi dal Tesoro degli Stati Uniti, non coperti da riserva aurea. In tal modo raggiunse l'obiettivo di comprare le armi necessarie per la guerra di secessione e di pagare tutto il personale facente capo all'esercito (dai soldati agli impiegati).
Quindi potremmo avere la nascita (la stampiamo noi in Italia senza chiedere il permesso a nessuno) di una seconda moneta che ha lo scopo di riavviare il lavoro e l’economia nazionale. Che ha l’unico vincolo di dover vivere solo sul territorio nazionale.
Insomma, suddetta seconda moneta, avrebbe il merito di attivare il circuito virtuoso della ripresa economica. E infatti:
- lo Stato può investire direttamente in diversi settori (prima elencati)
- si creano posti di lavoro
- aumentano i redditi ed i consumi
- aumentano le entrate nelle casse dello Stato
Infine, dovendole dare un nome, in considerazione della sua obbligata presenza entro il perimetro dello Stivale e dopo una veloce partecipazione immaginaria al festival delle banalità, l’ho chiamata MOIN Moneta Interna (Post 1).
Breve dialogo telefonico e verosimile con Giorgia
LDG Buongiorno Giorgia come stai? Vedo che ormai sei più nei cieli internazionali che sul terreno della nostra penisola.
GM Cosa mi vuoi dire? Che mi sto interessando più dei problemi di geopolitica che dei problemi italiani?
LDG Il mio ruolo è quello di proporre, non di criticare. Ed, a proposito, cosa ne pensi di MOIN?
GM L’ho letto il tuo Post 1 e ti rispondo subito. Se Germania e gli Usa hanno stampato moneta perché le casse dello Stato piangevano, perché non potremmo farlo noi che abbiamo le nostre casse ormai senza neanche lacrime da versare?
LDG Giusto. Ma ci sono i bastian contrari che presenterebbero insuperabili e fumosi ostacoli tecnici perché temono di perdere potere o di doversi impegnare troppo in un’ innovazione così profonda anche se transitoria con durata di 4/5 anni.
GM Ma questi signori non mi fanno paura. Io sono una pietra. E ti dico che Moin se po' fa. E la facciamo.
LDG Questa è un grandiosa notizia. Un ripresa alla grande del lavoro che non deve aspettare la ripresa mondiale dell’economia e la riattivazione della locomotiva industriale tedesca.
GM Si, possiamo creare lavoro indipendentemente dall’ Europa.
LDG Quindi, dal punto di vista finanziario, abbiamo trovato una via innovativa, anche se copiata niente meno che dalla Storia (Post 1).
GM Rimane ora il problema organizzativo.
LDG Proprio così. Per questo secondo problema conviene che, alla prima occasione, ne parli con SALVINI che, come tu sai, è il tuo ministro delle infrastrutture.
GM Certo che lo so. Ma che mi stai a cogl***are. E ricordo a tutti anche che è anche il mio vice Primo Ministro.
LDG Non mi permetterei mai, ho avuto solo un inciampo lessicale.
GM Il quale Salvini sarà contento di gestire e controllare oltre mille cantieri.
LDG E magari si toglie dalla testa il Ponte ed avrà meno tempo per i messaggini con il telefonino.
GM Lo hai detto tu.
LDG Comunque sarà molto impegnato più sul fare che sul parlare. Avremo in Salvini una grande energia umana al servizio delle infrastrutture, un grande controller di oltre 1000 cantieri.
GM Insomma....io mi dò da fare per la creazione di Moin e Salvini per avviare e gestire i cantieri.
LDG OK. Un matrimonio perfetto ….
GM Non ti permettere di parlarmi di matrimonio.
LDG In verità io intendevo dire un matrimonio perfetto tra creatività e concretezza.
GM Bene, ora ci siamo capiti.
Cosa pensa Filippo del “Lavoro subito” e di Salvini Capo cantiere d’Italia
LDG Ciao Filippo! E allora cosa pensi di mille cantieri e di un Salvini superman?
FIL In realtà sono stato io a suggerirti di pensare a dei progetti che potessero realizzarsi subito perché le persone hanno fame oggi.
LD Hai ragione, ma io non ho inventato nulla. I progetti di intervento, che ho elencati, sono sotto gli occhi di tutti. Sono necessari, urgenti e, gran parte di essi, hanno lo scopo di prevenire delle catastrofi.
FIL Ma i politici non sono mai intervenuti in maniera adeguata perché gli interventi anti catastrofali non danno un ritorno di voti e necessitano di molti soldi.
LDG Però questa fissazione di pensare sempre ai voti, come se fossero in una campagna elettorale permanente, ed il vuoto quasi perenne delle casse dello Stato possono innescare una bomba sociale: 5 milioni di disoccupati. I quali, metti il caso, una mattina si potrebbero alzare tutti contemporaneamente molto più incazzati del solito....
FIL Che c**zo vuoi dire?
LDG Che oltre a prevenire le catastrofi climatiche ed ambientali in genere, bisogna premunirsi anche contro una rivolta sociale potenziale.
FIL Non dire stro***te. Gli Italiani fin quando hanno un piatto di spaghetti non si ribelleranno mai.
LDG Hai ragione. Ti faccio tre esempi: in 30 anni il Debito pubblico è sempre cresciuto e mai nessuno si è ribellato. Anche la corruzione è sempre aumentata e nessuno si è ribellato. La disoccupazione, infine (per limitarci a tre argomenti), è sempre aumentata e nessuno si è mai ribellato. Insomma, l’incapacità della classe politica e l’immobilismo dei cittadini sono come culo e camicia.
FIL Ci potrebbe essere sempre una prima volta. E, quindi, bisognerebbe scongiurare assolutamente il pericolo. E, soprattutto, non è tollerabile per una società moderna che milioni di persone vivano di stenti.
LDG Forse è il caso che la Giorgia pensi all’idea (non tua perché l’hai copiata dalla Storia) di MOIN e alla conseguenziale e potenziale apertura di tantissimi cantieri (oltre un migliaio), con l’aiuto del ministro delle Infrastrutture.
FIL Si sbloccherebbe così una situazione sociale piena di sofferenze da una parte e, dall’altra, si preverrebbero catastrofi più o meno naturali (alluvioni, esondazioni, svuotamenti di terreni, ponti cedevoli …).
LDG E così, dopo Lollo, impegnato nella concretizzazione della catena mondiale di Italian Food e nella distruzione di Italian sounding Food, avremmo un altro ministro, il Salvini super man, sempre in movimento (con elicotteri, aerei, treni, cavalli, funivie, sci e piedi) ad avviare e controllare l’andamento di tantissimi cantieri nazionali. Un Salvini che potremmo nominare Capo Cantiere d’Italia.
FIL / LDG Insomma, potremmo finalmente avere dei MINISTRI DEL FARE CHE LAVORANO PER I CITTADINI
Un cordiale saluto.
Luigi De Gregorio - Un cittadino comune