Creazione di Nuovi Posti di Lavoro - 2° Incontro con Giorgia

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Creazione di Nuovi Posti di Lavoro - 2° Incontro con Giorgia

A GIORGIA
Pubblicato da Post 20 - Luigi De Gregorio in Lavoro · 8 Ottobre 2023
POST 20                                                                                                                    8.10.2023
CREAZIONE DI NUOVI POSTI DI LAVORO
 

 INCONTRO con  GIORGIA
 
 

PREMESSA

Insisto, ed insisterò, sul tema della  creazione di nuovi posti di lavoro perché credo fermamente al contenuto dello slogan, assimilabile ad un postulato, già scritto più volte perché si inchiodi nella testa di chi traccia il destino del Paese e, che qui di seguito, ripeto per coerenza:
Ci sono tanti modi per salvare una persona che sta annegando, ma ce n’è uno solo per salvare il Paese che sta morendo: la creazione di nuovi posti di lavoro.”
Uno slogan che i cittadini potrebbero ricordare continuamente ai governanti. “E’ troppo lungo” si potrebbe obiettare. E’ vero, allora ne adottiamo uno più semplice e veloce a dirsi IL LAVORO È TUTTO , IL RESTO È CONTORNO (Post 7).

Quanto sopra, due  messaggi che trasudano di priorità assoluta potrebbero anche sembrare impregnati di ovvietà come  un babà di rhum. Ma la storia recente degli ultimi trenta anni dimostrerebbe il contrario e porta alla mente una gag dell’attore comico Walter Chiari.

Di sera, in una piazza romana, Walter, sotto un lampione ben illuminato, cerca affannosamente il suo orologio perduto poco prima.
Si avvicina un vigile urbano e chiede “Ma cosa sta facendo?”
E Walter risponde “Sto cercando il mio orologio d’oro perduto alcuni minuti fa”
Il Vigile “Ma lo ha perduto proprio qua?"
Walter : “Veramente l’ho perduto qui intorno, ad una decina di metri da qui”
Vigile: “Lo ha perduto lontano circa 10 metri e lo cerca proprio qui?”
Walter: "Certo... qui c’è il lampione che mi fa luce".

La gag si commenta da sola. E riferendoci al suddetto comportamento assurdo, il non concentrarsi sul tema disoccupazione secondo la normale logica, ha portato in pochi decenni il numero di disoccupati da due a cinque milioni (ed è probabile che il drago, sotto gli abiti della tecnologia divoratrice, lo aumenti ulteriormente).
Ciò premesso, tralasciamo ora il trentennio e preoccupiamoci del presente e del futuro.
Dopo  dodici mesi (abbondanti rispetto  al trimestre della luna di miele di 100 giorni, inventata da chi sa chi,  durante i quali vale la regola non disturbare il guidatore) il cittadino comune sente in testa   il rumore  di un trapano che , al pari di una talpa meccanica usata per scavare le gallerie, gli strombazza nella testa “ma quando  ci diamo da fare per creare posti di lavoro ?”
In questa ottica si inquadra questo secondo incontro con Giorgia.
 
 
FASE 1   CHIACCHIERATA PRELIMINARE CON FILIPPO
 
LDG  Ciao Filippo, come sai oggi ho il secondo incontro diretto con Giorgia ed il tema è di fondamentale importanza: l’abbattimento del Drago della disoccupazione.
 
FIL   Un problemino da niente.
 
LDG  Sono decenni che il numero dei disoccupati continua a crescere e siamo giunti ormai a 5 milioni. In tre decenni nessun governo di qualsiasi colore è riuscito a fermare la crescita di questo fenomeno sociale assolutamente triste e tragico. Che è il più importante per i cittadini.
 
FIL    Ed ora ci dovrebbe riuscire la Giorgia? E perché?
 
LDG   In primis perché in quanto donna è dotata di concretezza come abbiamo visto in Il pragmatismo è donna e l’Italia ha come Premier una Donna (Post 16) .  
In secondo luogo Lei è caratterizzata da CCD ossia Concretezza , Coraggio, Determinazione. Tutti elementi che ha dimostrato nel salto da underdog a prima donna Premier in Italia.
In terzo luogo lei ha passione politica in quello che fa. E at last, but not least, ha uno spirito patriottico assolutamente necessario ed utile per far risorgere il Paese, spirito che assolutamente era difficile rilevare nei maschietti Premier che l’hanno preceduta.
 
FIL    Quattro motivi che assicurano il successo della battaglia contro il Drago della disoccupazione?
 
LDG   Non lo assicurano,ma ne costituiscono una base forte per il successo.
 
FIL    Circa il precedente incontro mi dicesti che Lei non accettava di voler trarre ispirazione da nessuna dei quattro personaggi storici che tu Le avevi indicato (Giovanna d’Arco, Elisabetta I,Garibaldi, Churchill ) mentre aveva apprezzato l’icona del Cigno Nero.
 
LDG   Si infatti, ha colto l’essenza, il significato del Cigno Nero: la sua diversità totale  dai Premier precedenti (tutti egualmente incapaci Cigni Bianchi) e la necessità di un cambiamento radicale, senza il quale l’Italia potrebbe ulteriormente sprofondare.
 
FIL    A me piace molto questa immagine del Cigno Nero che si va ad aggiungere alle quattro qualità di base sopradette (pragmatismo determinazione, passione politica, spirito patriottico).
 
LDG   Si, ma a questa quadro luminoso si contrappone l’apparizione di una nuvola nera.
 
FIL    E cosa sarà mai ?
 
LDG   Purtroppo la Giorgia ha la convinzione che la creazione dei posti di lavoro sia un compito del sistema delle Imprese. Un’opinione che non solo è apicale, ma appartiene anche ai comuni cittadini.
 
FIL    Mentre tu come la pensi?
 
LDG   Non si tratta di un pensiero personale, ma di una dimostrazione matematica, tipo due più due fa quattro.
 
FIL    Se hai una convinzione che è parallela alla certezza matematica non ci dovrebbero essere ostacoli per la sua accettazione ?
 
LDG   Si, è vero, ma da alcuni secoli, de facto, sono le industrie che creano posti lavoro. Questo fatto storico è entrato nella testa delle persone ed è difficile dimostrare che questo ruolo sociale non possa essere svolto nella situazione altamente competitiva e critica come quella attuale.
Infatti in suddetto contesto il sistema produttivo fa parte del problema e non ne può essere la soluzione. Nello specifico: 5 milioni di disoccupati sono tanti. Sono troppi e, pertanto, neanche il sistema industriale riesce a risolvere il problema.

FIL    Ma la Giorgia è una ragazza sveglia, intelligente. Ti chiederà e chi dovrebbe far nascere 5 milioni di nuovi posti di lavoro ?

LDG  La mia idea personale si basa sull’utilizzo dell’unica risorsa di questo Paese, che non è data da giacimenti petroliferi o aurei o dal patrimonio artistico, culturale e paesaggistico.
FIL    E che invece verrebbe ?

LDG   Dalla creatività delle persone.

FIL    E va bene. Buona notte . Anche la Giorgia ha detto che crede nella creatività degli Italiani.

LDG Si, lo so, ma in senso generico intendeva che gli Italiani, alla fin fine, si sanno arrangiare individualmente.

FIL   Mentre tu dici che essi possono inventare progetti che portano posti di lavoro.

LDG  Esattamente. E la Giorgia, se crede veramente alla fantasia e alla creatività degli Italiani, dovrebbe agire da stimolo per la produzione di idee e progetti generati dagli Italiani. Poi raccogliere, selezionare e finanziare i progetti buoni che creano posti di lavoro e che si mantengono in piedi economicamente.

FIL   In conclusione, in quest’incontro hai due obiettivi. Primo  dimostrare che il sistema imprese non ce la può fare a creare 5 milioni di posti di lavoro. E, come secondo obiettivo, far toccare con mano alla Giorgia che invece sia proprio lo Stato a risolvere il problema della disoccupazione utilizzando la capacità creativa degli Italiani, anche se in parte è attualmente sopita. E, quindi, è lo Stato che selezionerebbe i progetti e li finanzierebbe per poterli realizzare.
A questo punto ti faccio i migliori auguri per l’incontro.

LDG   Che è stato prolungato da mezz’ora ad 1 h. Comunque grazie e poi ti racconterò sull’esito.


FASE 2   -   SECONDO INCONTRO   CON GIORGIA *

LDG    Buongiorno Giorgia!

GM     Buon giorno Luigi! Mi sembra che, anche oggi, l’argomento sia la creazione di nuovi posti di lavoro.

LDG   Esattamente. Ma prima di entrare nei dettagli mi piacerebbe ricordare una specie di slogan.
Ci sono vari modi per salvare una persona che sta annegando. Ma ce n’è uno solo per il Paese che sta morendo: quello di creare nuovi posti di lavoro.

GM     Bello, uno slogan veramente bello.

LDG   Slogan che ci invia un messaggio di priorità: se vogliamo salvarci come Paese, dobbiamo dare priorità a creare lavoro. E solo dopo, a notevole distanza, si potranno affrontare tutti gli altri problemi.

GM     Sono d’accordo.

LDG  A questo proposito, i cigni bianchi che ti hanno preceduto non hanno affrontato seriamente il problema , nel senso che non gli hanno dedicato né la priorità, né un tempo adeguato.
Ed a dire il vero in questi 12 mesi  anche tu non gli hai dedicato il tempo dovuto che, solo in parte, si spiega con i tempi legati all’insediamento a Palazzo Chigi e all’attività di politica estera.

GM    In primis ci sono stati, e continuano ad esserci, gli impegni internazionali come tu hai ricordato. E quelli non li puoi evitare. Poi ci sono gli accomodamenti con gli amici del centro destra. E poi non sono da meno le battaglie mediatiche con l’Opposizione.

LDG  Sempre tenendo presente le priorità degli argomenti (URGENZA ED IMPORTANZA-Trappola lessicale e le schiappe del trentennio Post 5) ho ipotizzato che, nella situazione del nostro Paese, la ripartizione del tempo di un Premier dovrebbe essere all’incirca: 50% Creazione di posti di lavoro, 30% Temi dolenti (Sanità, Giustiza etc), 10 % Impegni internazionali, 10% Lotte interne al centro destra e gestione della comunicazione con l’Opposizione.

GM     Magari potessi realizzare la ripartizione del tempo come l’hai fatta tu.

LDG   Il problema è che se tu fai come i Premier cigni bianchi che ti hanno preceduto non risolverai il problema dei 5 milioni di disoccupati. E al termine della legislatura i cittadini diranno… non è cambiato nulla ed addio al secondo mandato.

GM    Ma a parte la ripartizione del tempo da te indicata che è difficile raggiungere, in ogni caso non è compito del governo creare posti di lavoro, ma spetta al sistema industriale.

LDG  Restiamo ancora un attimo sul tema tempo. Se l’Occupazione è il problema dei problemi (IL LAVORO  OSSIA LA PRIORTÀ DELLE PRIORITÀ - No lavoro, no secondo mandato Post 6), allora ad esso va dedicato tutto il tempo dovuto. E non si tratta solo del tuo tempo. Attraverso la delega puoi coinvolgere i tuoi più fidati collaboratori e, comunque, tenere sotto controllo la situazione.

GM     E’ quello che faccio sempre.

LDG   Ora passiamo al nocciolo del problema: la situazione difficile di 5 milioni di disoccupati, tu dici “non può essere risolta dallo Stato, ma dal sistema industriale”.
Scusami se faccio un po’ il professorino. Ma necessità me lo impone.
Ora dimostro esattamente il contrario: il sistema industriale non è in grado di produrre un così elevato numero di nuovi posti di lavoro. E pertanto spetta allo Stato darsi da fare.

GM    Ah si e come fai a dirlo?

LDG   Te lo dimostro con i numeri.

GM     E dimostra, dimostra.

LDG    A dire il vero ho due vie che ti fanno toccare con mano la mia tesi.
La prima mette in gioco le 20 aziende italiane (Eni, Saipem etc…) che sono le più grandi per fatturato e numero di dipendenti (fonte Medio-banca).Queste hanno 800.000 dipendenti. E sarebbero le più candidate a produrre nuovi posti di lavoro in quantità considerevole.
Ciò premesso, ipotizziamo pure che tutte potessero avere una crescita del 30% (una supposizione non solo ottimistica, ma molto improbabile al pari che gli attuali treni delle FFSS possano viaggiare a 800 km all’ora, come quelli giapponesi).
In questa supposizione ci sarebbe una crescita occupazionale del 20% (non c’è mai un parallelismo perfetto tra crescita produttiva e crescita occupazionale). In totale avremmo al massimo 160.000 nuovi posti di lavoro. Un numero importante, ma che è lontanissimo  dai milioni di disoccupati che costituiscono il reale problema.

GM     Questa prospettiva non è incoraggiante.

LDG    Ma c’è anche una seconda via che conferma la mia tesi, la cui dimostrazione  si avvale dei numeri ancor più della prima strada sopra  indicata.

GM     Andiamo proprio bene dalla padella alla brace.

LDG    Esattamente. Infatti, (escludendo le microimprese con addetti al di sotto di 10 unità) la somma di tutte le aziende Piccole Medie e Grandi (che comprendono le 20 sopra citate) è di 215.000 unità (fonte Istat).

GM     Che sono tante.

LDG    Si è vero, ed hanno un numero di dipendenti intorno ai 10 milioni. Ma bisogna guardar il loro grado di salute aziendale.

GM      E qui forse sono dolori.

LDG    Una ripartizione indicativa dice che per il:
  • 50% sono obsolete, deboli, decotte, impossibili creatrici di sviluppo
  • 30% lottano per restare competitive. Lo sviluppo però è fuori del loro orizzonte.
  • 20% sono buone e godono di ottima salute

GM      Ahi, ahi. Mi sembra che non venga granché di buono.

LDG   Infatti le aziende che sono decotte (50%) seguiranno il loro destino. Quelle galleggianti (30%) potrebbero ricevere un aiutino dallo Stato per la sopravvivenza, ma non hanno le potenzialità per lo sviluppo e quindi…

GM      E quindi per creare nuovi posti di lavoro non ci rimane che concentrarci su quelle Buone.

LDG    Si, la speranza non può che orientarci su di esse, ma si porta appresso la delusione per la scarsità di risultati che si possono ottenere.

GM      Che sfiga! E va bene, vediamoli.

LDG    Le aziende di ottima salute sono circa 40.000 (il 20% di 215.000) ed hanno 2 milioni di dipendenti.

GM      E’ matematico.

LDG     Ma a questo punto quanto “sviluppo” ci possiamo aspettare da esse?

GM      Non lo so.

LDG    Immaginiamo pure che sia del 30/40%,ipotizzando che i competitor si siano riempiti di camomilla e sonniferi. Ne verrebbe fuori, pur semplificando, che l’incremento (dei 2 milioni di dipendenti) possa essere di 600/800.000 nuovi posti di lavoro.
Insomma, creare 5 milioni di posti di lavoro dalla situazione attuale è come chiedere ad una vespa di andare a 200 km all’ora.

GM    I numeri, purtroppo, sono convincenti, ma allora la domanda diventa questa: se neanche la aziende sane riescono a produrre 5 milioni di posti di lavoro chi altri potrebbe riuscirvi?

LDG    Occorre puntare su 50 milioni di adulti Italiani e sulla loro creatività.

GM     Ma Luigi,  gli Italiani attendono il lavoro e noi diciamo “Lo dovete creare voi con la vostra      fantasia”.

LDG    Beh, lo si può dire anche in maniera articolata e convincente.

GM     Ad esempio?

LDG   Partiamo dalla realtà. Dichiarare in maniera trasparente: 5 milioni di posti di lavoro sono tanti e neanche il sistema industriale riuscirà a produrli. Ma che tutti i cittadini con la loro creatività possono invece raggiungere l’obiettivo.
Ed ora vediamo che, anche in questo caso, sono i numeri che ne danno la dimostrazione: su 50 milioni di adulti è verosimile che il 10 % di essi (ossia 5 milioni) possa avere un’idea un progetto?

GM    Cioè viene ipotizzato che 10 persone su 100 potrebbero avere un’idea per sviluppare lavoro. Beh può essere.

LDG   A questo punto è verosimile anche che il 10 % di questi progetti  siano validi, ossia avremmo 500.000 progetti.
Ed è verosimile anche che, se essi generano un’occupazione di 10 persone, noi abbiamo 5 milioni di nuovi posti di lavoro.
Insomma abbiamo uno di fronte all’altro: il sistema industriale arriva a meno di 1 milione di posti di lavoro e la creatività degli Italiani può portare a 5 milioni di posti di lavoro.

GM      Sono ipotetici.

LDG   Si entrambi sono ipotetici . Ma ho più fiducia negli Italiani, perché il sistema industriale, se ne avesse avuto la forza, avrebbe già prodotto quella minima crescita dei posti di lavoro che abbiamo calcolato.

GM     Mentre dobbiamo credere negli Italiani che non hanno mai fatto il mestiere di Imprenditori?

LDG  Si proprio così. Gli imprenditori attuali hanno avuto il loro momento creativo quando hanno costituito la loro azienda ed hanno creato un mercato in cui hanno creduto. Ora essi vivono la fase della competizione che è dura e , nella quale, è difficile creare posti di lavoro in maniera massiccia.

GM    Invece tu dici che 5 milioni di Italiani, se invitati a farlo, sarebbero nel loro momento creativo e diventa più probabile che almeno il 10% di essi generino idee e progetti validi.

LDG    Io la vedo esattamente così.

GM     E lo Stato cosa dovrebbe fare?

LDG   In primis creare un clima di progettazione. Attraverso tutti i media possibili far capire che lo Stato crede nella creatività dei cittadini e si è organizzato in maniera da raccogliere tutti i progetti a livello comunale e regionale.

GM     E se ne arrivano troppo pochi?

LDG  Innanzitutto non c’è una scadenza, non c’è un tempo limitato. In ogni caso va potenziata la comunicazione da parte del governo, intesa a creare il clima favorevole alla creazione di progetti attraverso i media e con un’opportuna scelta dei messaggi elaborati da sociologi e esperti della comunicazione.

GM     E se arrivano molti, moltissimi, troppi progetti?

LDG   Bisogna organizzarsi in anticipo per la raccolta e la selezione preliminare a cui segue una vera e approfondita valutazione di merito.

GM     E questo è quello che mi preoccupa.

LDG  Ci sono soprattutto delle società americane, ma con uffici in Italia, in grado di fare serie e valide valutazioni in breve tempo.

GM    Ovviamente bisogna stabilire come avverranno sia i finanziamenti, sia l’assistenza alla realizzazione dei progetti.

LDG  Occorre un’invenzione organizzativa, una struttura leggera il cui vertice dipenda direttamente dalla Premier, ossia da te.

GM    Insomma volevo restare fuori dal tema creazione dei posti di lavoro ( che fosse compito del sistema industriale), ma secondo quanto abbiamo visto finora emergerebbe che un ulteriore fardello spetta al Governo.

LDG    E’ un Fardello Copernicano. Un impegno vitale. Lo Stato decide e risolve il problema più importante del Paese impiegando l’unica grande risorsa del Paese: la creatività dei suoi cittadini.

GM     E’ una rivoluzione. Ci devo pensare su.


FASE 3 COMMENTI CON FILIPPO DOPO L’INCONTRO

FIL Come è andata?

LDG Lei, Giorgia, ci deve pensare.

FIL  Mi sembra normale.

LDG Accidenti più che normale. Lei pensava di affidarsi a coloro che, de facto, hanno storicamente creato posti di lavoro e, su questa convinzione, li ha anche aiutati dando loro dei soldi.

FIL Tanto è vero che molti cittadini l’hanno criticata… ma come è che una de core vuol bene ai cittadini e dà i soldi alle aziende?

LDG Infatti  il cerchio del ragionamento della Giorgia si chiudeva così.. Io aiuto le aziende perché queste possano risollevarsi e creare posti di lavoro e, quindi, in definitiva faccio il bene dei cittadini.

FIL Ma?

LDG Ma non è facile. Il passaggio da una convinzione, che ha una base logica e storica (è il sistema imprese il potenziale generatore del lavoro), ad un’ alternativa in cui, invece, è il Governo che scommette sulla creatività degli Italiani.

FIL Ma tu hai i numeri dalla tua parte. E dimostrano che il sistema industriale, per bene che vada, arriva a meno di un milione di posti di lavoro. Mentre, se tu dai la possibilità agli Italiani di far esplodere la loro creatività, si riusciranno ad ottenere 5 milioni di posti di lavoro.

LDG Come ho detto altre volte, se tu credi nella creatività degli Italiani, devi dare loro una tangibile possibilità, come  dare un pallone ed un campo di calcio a quelli che vogliono giocare a pallone.

FIL Conclusione . Ci sarà un altro incontro sull’argomento?

LDG Credo proprio di si.

Alla prossima !

Un cordiale saluto.
Luigi De Gregorio – Un cittadino comune

*Immaginario, ma verosimile






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